Una persona speciale.

‘Operatore e manager’ della pace e del bene: è certamente la definizione che meglio descrive Paolo.

Una vita dedicata allo sviluppo dei popoli di molti paesi, passata tra l’Italia e l’Africa subsahariana, in particolare l’Etiopia, la sua grande passione. Dopo avere partecipato alla fondazione del CISP nel 1983, Paolo ha speso in Etiopia alcuni anni coordinando le attività dell’organizzazione nell’area. Da qui la sua conoscenza approfondita del Paese, della sua storia e delle sue genti, che ha profondamente amato. Con grande passione, da vero intellettuale della cooperazione, condivideva con gli studenti dei vari Master dove insegnava i valori che ispiravano la sua azione, la importanza della dimensione umana, il rispetto per tutti i popoli, la gioia dell’incontro con ogni persona, la sua conoscenza dei paesi, la sua competenza tecnica, la sua esperienza nella progettazione, di progetti e programmi di sviluppo.

Una persona speciale di cui sentiamo la mancanza, da quando ha perso la vita il 10 marzo 2019, insieme ad altri cooperanti e persone di diverse nazionalità, in un tragico disastro aereo nei cieli dell’Etiopia.

Lo sguardo rivolto al futuro.

Era particolarmente convinto della importanza della attuazione dell’obiettivo 17 della Agenda 2030, della necessità di valorizzare tutti i soggetti di cooperazione in una dimensione partenariale. Aveva promosso vari progetti di sostegno a migranti e rifugiati in Italia, e nei paesi di origine; tuttavia ha compreso tra i primi quanto fosse necessario attuare quella parte della Legge 125 del 2014 che prevede il coinvolgimento delle organizzazioni delle diaspore nella cooperazione allo sviluppo dell’Italia. Da qui il suo impegno, nell’ambito del Consiglio Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo, per sostenere la costituzione del Summit delle Diaspore, nella convinzione che esse devono essere protagoniste della propria promozione. Al contempo vedeva come necessaria la costruzione di partenariati concreti per la attuazione di progetti di sviluppo nei paesi di origine, in partenariato tra diaspore e OSC italiane.